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Come vestirsi alla Scala

Vanessa Dal Cero • giu 22, 2023

Stasera come mi vesto?

Quante volte ci poniamo questa domanda che spesso diventa un vero e proprio assillo se l’occasione è speciale. Bisogna ammettere che non è sempre facile trovare la risposta giusta, ma un pò di analisi del contesto nel quale saremo presenti può essere necessaria e senz’altro di aiuto. A meno che la scelta non sia quella di uscire di casa con il “primo vestito che capita” con il rischio di ritrovarsi completamente fuori luogo e non sentirsi a proprio agio!


Il contesto conta.

Me ne sono resa conto ancora di più al tradizionale concerto di giugno del Coro di voci bianche dell’Accademia della Scala, il teatro d’opera più famoso del mondo. Assistere a uno spettacolo alla Scala, avvolti nel rosso e nell’oro di un’atmosfera ricca di storia, è sempre un’esperienza emozionante. E anche l’occhio vuole la sua parte tra gli abiti e i volti dei presenti, per un senso quasi di osmosi con la bellezza del teatro, della musica e del Coro. Ma in sala si sono visti anche molti look davvero curiosi: canotte da spiaggia, camicie a mezze maniche e jeans visibilmente strappati.


Il proprio stile e il giusto equilibrio.

Ognuno di noi ha il suo stile – elegante, sportivo, creativo o romantico, per citarne solo alcuni – che declina sul lavoro e nel tempo libero. Penso tuttavia che non si possa mai dimenticare il contesto e lo spirito dell’evento al quale si partecipa, mantenendo sempre un giusto equilibrio tra le due componenti, il proprio stile e l’ambiente. Va bene vestirsi funzionali e comodi, ma credo ci sia anche una questione per così dire di "rispetto" del momento e delle persone che si sono preparate per l’occasione. Il paradosso è dietro l’angolo: magari pensiamo di sentirci a nostro agio se ci vestiamo in un certo modo … ma poi nella realtà ci ritroviamo a non sentirci a nostro agio perché fuori contesto.


Pantaloni corti e canotta, anche no.

Ci sono poi altre variabili da considerare nella nostra scelta, come il tipo di spettacolo e l’orario. Anche se riteniamo non sia necessario indossare l’abito lungo o la cravatta, questo però non significa via libera ad un look da mare “perché fa caldo”. Con i pantaloni corti e la canottiera alla Scala non si può nemmeno entrare e i biglietti non sono rimborsabili (lo si legge bene qui nelle informazioni per gli spettatori pubblicate sul sito ufficiale del Teatro). Però anche jeans strappati e t-shirt … se proprio si vogliono indossare jeans per uno stile più casual, in commercio ne esistono certamente di più moderati.


Buon gusto e sobrietà.

E allora come vestirsi per un concerto o una rappresentazione pomeridiana alla Scala? Se non si tratta di un’opera classica, dove è richiesto un outfit elegante e una particolare etichetta, il mio consiglio è seguire due semplici regole: buon gusto e sobrietà!

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Autore: Vanessa Dal Cero 02 giu, 2023
«Ma allora sei un’armocromista?» È la domanda che mi è stata rivolta la scorsa settimana in occasione di un evento a Milano. Una signora mi si è avvicinata incuriosita da tutti i drappi colorati distesi sul tavolo e con sorpresa ha esclamato: «ma allora tu sei un’armocromista?» Magari lo hai pensato e vorresti saperlo anche tu ... Ok, ma andiamo con ordine. Cosa significa armocromista? Armocromista è una parola nuova, un neologismo che deriva da armocromia con l’aggiunta di -ista, suffisso di frequente utilizzato per indicare la persona che svolge un’attività. Come lo stilista crea mode e stili, l’artista esercita le belle arti, il pianista suona il pianoforte - e ci potrebbero essere ancora infinti esempi - così l’armocromista conosce e utilizza l’armocromia come tecnica di valorizzazione dell’immagine. In particolare, è una consulente d’immagine esperta di armocromia, secondo la definizione data dall’enciclopedia Treccani ( clicca qui ). L’armocromia ci aiuta a scoprire i colori che meglio ci valorizzano, attraverso l’analisi del nostro mix di pelle, occhi e capelli. È un trend di moda e di stile degli ultimi anni ma con solide fondamenta nell’arte, nell’architettura e nel disegno a partire dagli inizi del ‘900. Ma torniamo alla domanda iniziale . Confesso che il quesito non mi ha colto del tutto di sorpresa. Dalla famosa intervista su Vogue di Elly Schlein si è generata una forte attenzione per questa nuova professione! Addirittura su La7 è andato in onda un confronto di stile molto interessante tra Giorgia Meloni e Elly Schlein, con ospite l’armocromista Rossella Migliaccio dell’Italian Image Institute ( clicca qui per vedere il frammento della puntata del programma “L’Aria che tira”). Così c’era da aspettarselo che prima o poi la fatidica domanda sarebbe arrivata! «Sì sono armocromista!» ho risposto io «Le interessa sapere come armonizzare la sua immagine con i colori? ». E da lì abbiamo iniziato a parlare di colori, abbinamenti e scelte di stile … A te la scelta dunque. Se ti piace, chiamami pure armocromista!
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